Lamina Ungueale: Come Non Danneggiarla

Consigli e accorgimenti per far sì che in salone tutto fili liscio e fare in modo che le clienti stesse diventino più consapevoli di questo problema
Una brava onicotecnica deve necessariamente possedere informazioni che la portino a lavorare in maniera corretta senza danneggiare le unghie della cliente. Tuttavia vedremo come oltre alla formazione tecnica sia necessaria anche una buona dose di fiducia che la cliente deve accordarci se vuole mantenere le sue unghie sane e belle.
Troppo spesso vedo colleghe a caccia di informazioni tecniche che possano aiutarle a risolvere i problemi di tutti i giorni…
“Conoscere la mano è il primo importante passo per la salute dell’unghia.”
Nell’ultimo articolo abbiamo parlato della preparazione della lamina e delle ragioni per cui, a volte, il trattamento realizzato non ha la giusta resa. Oggi vogliamo fare un focus specifico sulla lamina ungueale, questa struttura così complessa che ha bisogno di essere trattata nel giusto modo per non essere danneggiata. Andiamo a conoscerla nel profondo, in fondo lo merita visto che è la parte che noi Onicotecniche andiamo a trattare.
Prima di arrivare alla lamina ungueale, una breve digressione su altre parti anatomiche dell’unghia.
Partiamo dalla matrice. Composta da cellule chiamate onicoblasti, di conformazione morbido-liquida, è quella che crea la struttura dell’unghia. C’è poi la lunula, visibilmente riconoscibile perché è la zona biancastra a forma di mezzaluna solitamente più evidente nelle unghie più grandi, e il letto ungueale ossia la parte sottostante alla lamina ungueale protetta dai suoi sigilli. Si tratta di una zona vascolarizzata che permette il nutrimento dell’unghia.
L’eponicchio o cuticola, in gergo chiamato pellicina, costituisce uno dei sigilli del letto ungueale. Pensate, è una parte viva, importante perché previene il passaggio di microorganismi e funghi nella radice. A sigillare l’unghia poi c’è anche l’iponicchio, che si trova al confine con il bordo libero – solitamente più visibile nelle unghie lunghe -, e le pareti laterali.
Danneggiare le pieghe e i sigilli può condurre ad una vasta gamma di infezioni.
Eccoci giunti alla lamina ungueale e al centinaio di strati o fogli che la compongono. È la parte più superficiale dell’unghia e ha funzione protettiva del letto ungueale. Ne deriva che quanto più spesse saranno le lamine maggiore sarà la protezione dell’unghia dai pericoli che incombono nel quotidiano! Fate attenzione dunque a non assottigliarla eccessivamente perché potrebbe non riuscire a proteggere in maniera adeguata il tessuto sottostante. Il rischio? Aumentare la probabilità di gravi danni all’unghia o effetti collaterali negativi.
Una limatura eccessiva è la causa principale dell’assottigliamento della lamina ungueale.
Ricordate poi la lamina ha una struttura diversa a seconda della parte che andiamo a trattare: flessibile e morbida verso la matrice, più secca e meno flessibile verso il margine libero.
Conoscete le principali cause di danneggiamento della lamina?
In un salone l’abrasione, quindi la limatura eccessiva, è la causa più comune del danneggiamento della lamina ungueale. Un tecnico dalla mano pesante, una lima troppo abrasiva o una fresa possono rimuovere velocemente sino a metà degli strati. È questa la ragione per cui le frese non vanno mai usate sulla lamina ungueale. E se utilizzate la lima, mai usare quelle con un grado di abrasività inferiore a 180. Considerate poi che una lamina ungueale sottile rende più difficile il processo di adesione perché il fattore di idratazione avrà più facilità di fuoriuscire.
Potenzialmente correlato è il calore eccessivo che può bruciare il sensibile tessuto dell’unghia. Il letto è facilmente soggetto a danneggiamento da calore a causa di frese, limature troppo abrasive, lucidature pesanti o gel che scaldano troppo.
Fate attenzione perché il danno da calore può provocare l’onicolisi.
Impatti improvvisi e incidenti sono un’altra causa di danneggiamento dell’unghia. Una lesione a livello della matrice può portare danni permanenti che possono condizionare addirittura la crescita della stessa.
Talvolta anche l’uso prolungato di solventi e soluzioni detergenti molto aggressivi può rendere l’unghia secca e fragile, conseguentemente possono comparire macchie biancastre e si possono generare spaccature e rotture. Attenzione allora ai solventi che usate perché potrebbero modificare il film idrolipidico, eliminando gli oli e l’appropriata condizione di idratazione della lamina ungueale.
È un mito che per la salute delle unghie ci sia bisogno di calcio; pensate che quello presente nella lamina ungueale è inferiore all’1%. E allora delle precisazioni sono opportune: non ci sono cibi che possono rendere le unghie più forti, ma certamente lo scarso nutrimento può influire sulla lamina ungueale rallentandone la crescita, come accade del resto per i capelli.
E’ importantissimo conoscere questo genere di informazioni proprio per evitare di causare danni anche irreversibili alle unghie delle clienti. Se hai seguito corsi di formazione dovresti conoscere a fondo questi principi tuttavia:
è sempre più vero che spesso sono le clienti stesse a danneggiare le loro unghie strappando la ricostruzione, mangiando le cuticole o peggio ancora effettuando dei servizi fai-da-te.
“Come possiamo evitare che questo accada? “
Il primo passo è sicuramente quello di rendere le clienti più consapevoli: se è vero che oggi giorno ci troviamo davanti donne sempre più formate e informate è ancora più vero che spesso queste informazioni vengono prese da canali inappropriati come Google o Youtube.
Il compito di ogni Onicotecnica che si rispetti è quello di far capire alle clienti i rischi che si incorrono nel gestire in maniera sbagliata le loro unghie. Se ad esempio abbiamo effettuato un trattamento, semipermanente o un refill in gel è nostro compito far rispettare le corrette tempistiche per recarsi in salone e per questo fissare sempre l’appuntamento successivo: questo è l’unico modo per non rischiare che la cliente torni da noi dopo 40/50 giorni.
Molte colleghe hanno questo genere di problematica che ha 3 risvolti negativi:
- Primo punto. Problema tecnico.
Se la cliente non rispetta le tempistiche ovviamente la lamina ungueale si danneggia, un gel indossato per troppo tempo se non ribilanciato entro le 3 settimane porta tutto il peso del prodotto verso la punta con la conseguenza che le continue sollecitazioni portano la lamina a flettere rischiando così di creparsi a volte anche in maniera grave con la conseguenza di fuoriuscita di sangue. - Punto secondo. Problema di relazioni.
Non riuscire a far rispettare le giuste tempistiche porta ad essere sminuite come professioniste, perché la cliente decide in totale autonomia quando preferisce servirsi del nostro lavoro e non funziona così, siamo noi a dover dare le direttive e farle rispettare, questa parte è legata molto con la percezione che abbiamo di noi stesse e del nostro lavoro.
Dobbiamo essere autorevoli e far rispettare delle regole per la buona riuscita di un trattamento… perché lo sai che se qualcosa va storto, ovviamente la colpa è la tua. - Punto terzo. Problema economico.
Rispettare le giuste tempistiche è importante anche per migliorare l’aspetto economico.
In un anno ci sono 52 settimane e la cliente dovrebbe venire più o meno 17 volte se calcoliamo che un refill deve essere effettuato ogni 3 settimane. Pagando 35€ per ogni trattamento abbiamo un incasso annuale di 595€, ma se la cliente viene ogni 40 giorni e quindi circa 9 volte in un anno, c’è un guadagno di soli 315€ circa 270€ in meno all’anno per ogni cliente… fai tu i conti di quanto questo errore può farti perdere ogni anno.
Questo genere di informazioni non vengono elencate in nessun corso nail in Italia, perché per le aziende il focus non è l’operatrice ma il brand, il prodotto che si vuole vendere.
Non è importante renderti autonoma e capace anche di affrontare questo genere di situazioni e saper gestire correttamente una cliente. Io ne parlo perché da Onicotecnica e da Trainer conosco perfettamente i retroscena di questo settore e perché ho vissuto sul campo in prima persona le difficoltà di non sapere gestire la mia attività e rischiare più volte il fallimento.
Quello che era sufficiente sapere quando ho iniziato io questo lavoro circa 17 anni fa andava bene visto che la concorrenza era del tutto assente ma oggi, dove in ogni angolo abbiamo un’Onicotecnica, dobbiamo conoscere e sapere di più per emergere dalla concorrenza spietata. Dobbiamo andare oltre la tecnica e guardare a quelle competenze che ci portano verso una professione appagante.
E qui gioca un ruolo fondamentale la relazione che riusciamo ad instaurare con la cliente: se non veniamo rispettate e viste come delle Leader nessuna donna si affiderà davvero ai nostri consigli.
Continua a seguirmi sul gruppo Facebook di Obiettivo Onicotecnica, l’unico percorso in Italia che mette al primo posto l’Onicotecnica e la gestione di questa professione.
Sul gruppo potrai ricevere assistenza, potrai fare domande e chiedere chiarimenti; io e il mio staff saremo felici di aiutarti.
Inoltre ho preparato per te una guida che puoi scaricare gratuitamente dove all’interno troverai tre delle mie regole preferite per creare un rapporto unico con la tua cliente facendo in modo che si fidi di te.
A presto Guerriera
Consuelo
2 commenti su Lamina Ungueale: Come Non Danneggiarla