Perché molte onicotecniche non riescono a raggiungere i loro obiettivi nonostante la loro tecnica e il loro metodo siamo ottimi?
Mi chiamo Consuelo Vergari, onicotecnica dal 2003 e titolare del mio nail center dal 2006.
Ho aperto la mia attività a 24 anni, da giovane donna inesperta e come tutte mi sono affidata ad aziende prestigiose credendo così di sfondare.
La mia passione e la mia dedizione mi hanno portata a diventare una trainer abilitata all’insegnamento nel 2010 e da allora per me tutto è cambiato.
Le mie esperienze in sala mentre spiegavo a decine di studentesse come effettuare un’ottima ricostruzione mi hanno fatto capire molte cose e sono venuta a conoscenza di tante falle all’interno delle aziende che mai e poi mai ammetterebbero di avere.
Obiettivo Onicotecnica nasce prima di tutto da una mia esigenza personale: nonostante i miei attestati e la mia manualità avevo enorme difficoltà a mandare avanti il mio centro e come me anche tante mie colleghe accusavano gli stessi identici problemi.
Mentre loro continuavano a girare come delle trottole tra aziende nuove, prodotti nuovi e corsi di aggiornamento io mi sono fermata a riflettere e dopo mesi e mesi di studio ho capito una cosa: non era la tecnica il mio problema, non era il metodo e neppure la manualità.
Il problema ero io e la mia mancanza di informazioni che mi permettessero di gestire al meglio non solo il mio istituto ma anche la fonte di tutti i miei guadagni: le mie clienti.
Ho capito che il metodo e la tecnica non servono a niente da sole quando mancano quelle dinamiche relazionali che sono il fulcro del nostro mestiere.

Vergari Consuelo
Consulente Nail SpecialistIl nostro è un lavoro a stretto contatto con il pubblico, pertanto è essenziale capire come comportarsi e come comunicare con le nostre clienti.
Le relazioni, le comunicazioni e l’empatia sono quelle abilità da allenare se vogliamo uscire allo scoperto, sbaragliare la concorrenza e non avere paura di mandare via una cliente che non ci appartiene perché troppo diversa dalla nostra visione di lavoro.
Ecco perché Obiettivo Onicotecnica si impone come primo corso in Italia per onicotecniche nel quale la tecnica viene solo citata.
All’interno del mondo di Obiettivo si parla di competenze trasversali come comunicazione, qualità del servizio, relazione e gestione della clientela.
L’unicità nel servizio non può dipendere solo da quanto una tecnica sia brava a fare le unghie perché tutte possono imparare a fare una ricostruzione impeccabile.
L’unicità risiede in altro: nel dare alla cliente un servizio che solo da noi può avere, nel farla sentire a suo agio, coccolata e riverita come una principessa.
Questo faccio ora in Naillab, il mio centro specializzato a Lecce.
Se penso ai primi anni nei quali cacciavo via le mie clienti urlando mi vengono i brividi ma anche quello e soprattutto quello mi è servito da lezione per capire cosa stessi sbagliando.
Da insegnante il mio più grande onore sarebbe quello di vedere le mie studentesse felici, soddisfatte e appagate del loro lavoro così come lo sono io.
Per questo nasce Obiettivo Onicotecnica, per aiutare chi come me in passato si ritrova a non sapere più cosa fare, a non avere idea di dove posare lo sguardo.
Le aziende, il marchio, la tecnica e il metodo rimangono dei capisaldi in questa professione ma solo conoscendo altre e nuove competenze si può pensare di lavorare serenamente e terminare le giornate appagate, felici e soddisfatte.
Obiettivo Onicotecnica va controcorrente, sceglie di insegnare ad Onicotecniche con la O maiuscola, a Donne stanche di lavorare in continuo stress a causa di clienti ingestibili, sempre in ritardo e in continue lamentele.